venerdì 4 marzo 2011

Thailandia del Nord: 3 giorni con Tom

Tom, la nostra guida privata per i successivi tre giorni, si presenta preciso e puntuale alle 9 sotto il nostro hotel. 30enne, di piacevole presenza, sfacciato al punto giusto, si rivelerà una piacevole compagnia. Nonstante ciò i suoi discorsi per le prime ore non superano quelli di un normale adolescente: donne e soldi, poi finalmente si rilassa e si azzittisce.

Il pericolosissimo rafting!!! 30 cm di profondità...
La giornata propone come prima tappa un insulso rafting, che non si potrebbe nemmeno definire tale, in quanto la pericolosità che gli si potrebbe attribuire è di 1 su 10. È comunque sufficiente per farmi bagnare il sedere.
Seconda tappa è una passeggiata di circa 30 minuti a dorso elefante, attraverso un fiume e un piccolo bosco. Il caso vuole che il nostro fosse il mammifero più affamato di tutti e le canne da zucchero che ci hanno dato all'inizio dell'escursione per sfamarlo durante il tragitto finiscono in meno di 5 minuti. La vista dei piccoli elefanti però appaga la fatica di reggersi sul pachiderma.

2010 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati

Il vantaggio di avere una guida privata ci permette di poterci fermare dove, quando e quanto vogliamo. Così infatti chiediamo spesso a Tom di sostare lungo la strada, scendere e andare a guardare più da vicino ora i contadini nelle risaie, ora un villaggio Monk sperduto da qualche parte, ora una scuola, ora un piccolo negozio locale, ora una bella cascata in mezzo alla giungla per beneficiare di un fresco bagno.






Chiedeteci se siamo felici?!?
Piccolo villaggio al Nord

Pausa pranzo in un locale indigeno, ottime le bananine!!!

Riprendiamo il viaggio in direzione del Doi Inanthon Nationalpark sostando al Wat Doi Khong Moo. Purtroppo è tardi e non ci possiamo entrare, pazienza ci riproveremo domani.
Finiamo la giornata assistendo ad una partita di calcio particolarmente sentita dalla popolazione locale. Sebastiano vorrebbe partecipare almeno ad un match ma l’allenatore lo illude che questo potrebbe essere possibile forse più tardi: quel momento in realtà non arriverà mai!
Che stupore poi rincontrare lo stesso allenatore nelle vesti di cuoco per il barbeque notturno che Tom ci aveva preparato. E che sorpresa sapere che lo stesso coach-chef in realtà rivestiva anche molte altre cariche all’inerno della comunità, una in particolare quella di professore.
Tom e il coach-chef-professore ci preparano una cena thailandese a mo' di pic nic utilizzando un aggeggio mai visto prima: si tratta di una pentola-padella con un buco in mezzo dove va posto il braciere e ai lati si mette l'acqua dove far cuocere gli spaghetti e le verdure...Comunque potete vederlo meglio nella fotografia e cercare di capire cosa intendo non so come si possa chiamare in italiano!!

Riscaldamento per NON entrare in gioco


Ammiriamo i terrazzamenti illuminati dalle luci artificiali per far crescere più velocemente quello che si trova all'interno, fiori o verdura che sia. Chiediamo se non sia uno spreco di energia ma veniamo subito rassicurati da Tom che ci spiega che l’energia deriva tutta dalle innumerevoli cascate presenti nei dintorni. Rimaniamo a chiaccherare a lungo con Tom prima di ritirarci nelle nostre comode e ben preparate tende. 
Nella notte sembrava che si dovesse scatenare il più grande dei temporali mai visti, in realtà la preoccupazione è stata data solo dal forte vento che a tratti, sembrava volesse portarsi via la tenda con noi annessi.


Continua a leggere... Il racconto di viaggio prosegue nel prossimo post!

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