martedì 17 febbraio 2009

Relax in Malawi

Anche oggi ci facciamo le nostre quattro ore abbondanti di viaggio per arrivare, verso le 17, al Kande Beach sul Lake Malawi. Qui staremo per i prossimi due giorni interi. Prendo una cabina pagando la differenza che la Drifters ha già pagato per la tenda. In totale aggiungo al conto circa 5 dollari al giorno. La sistemazione è veramente spartanissima, quasi era meglio la tenda…. (ndr invece non fu mai scelta più azzeccata visti i continui temporali notturni che rendono invivibili le tende).
È quasi l’1 di notte, vado a dormire “tardi” stasera, dopo aver giocato a biliardo, bevuto quanto basta e fatto quattro risate.



17 febbraio 2009
Mi sveglio senza vincoli d’orario e senza piani per la giornata, oggi è free. Mi rilasso un po’ in spiaggia sotto l’ombrellone. Nel pomeriggio io, Simone e Mette con un’improvvisata guida facciamo un giro di 2 ore per il villaggio. Decine di bambini mi si appiccicano addosso, alcuni chiedono l’acqua che ho con me, altri soldi, altri foto e altri mi prendono semplicemente per mano. Sono tutti scalzi e malvestiti, ovviamente sporchi. Un bimbo si ciuccia un dito e poi mi porge la mano...
Visitiamo la casa della guida, una scuola e un centro medico, tutto ovviamente negli standard del Malawi. L’economia di Nkahata Bay è basata principalmente sulla pesca e sull’agricoltura della manioca che occupa la maggior parte della popolazione.
Al ritorno dono alcuni vestiti alla guida e contratto il prezzo per un mappamondo fatto a mano. Me lo porterà domani e sempre domani lo pagherò, stavolta non mi faccio fregare, niente soldi in anticipo.
Ceno poco perché sono un po’ nervosa, poi lavo i piatti con Takalani e Bianca e infine ci ritroviamo tutti al bar a bere insieme. Ci spostiamo sulla spiaggia per vedere un temporale in arrivo e lo spettacolare scenario che si crea quando le nuvole scaricano i  fulmini sul lago. Vado a letto abbastanza presto perché ognuno stasera si fa un po’ gli affari propri.








18 febbraio 2009        
Durante la notte è sceso il diluvio universale e quindi non c’è più elettricità. In più Bianca ha deciso che oggi deve proprio rompere e mi fa girare le balle perché non ho voglia di lavare i piatti: non ho nemmeno mangiato perché i danesi sono delle vere e proprie cavallette, sbafano tutto e non lasciano niente agli altri quindi non vedo perché dovrei anche lavare i loro piatti! Ma va a quel paese! Me ne vado a fare un giro prima che li mando a cagare tutti quanti!
Passo tutto il pomeriggio in spiaggia, all’ombra di un albero parlando con Takalani che ci prova spudoratamente e si vende come miglior uomo africano: peccato che a mlui non piace proprio!
Anche la cena fa schifo, sembra che oggi abbiano fatto apposta a farmi arrabbiare. Ceno quindi a base di patatine (in sacchetto) poi mi schianto al bar a bere un doppio Amarula per non pensare più a questa pessima giornata.

Continua a leggere... Il racconto di viaggio prosegue nel prossimo post!

Nessun commento:

Posta un commento