Appena arrivati alla stazione veniamo subito attirati dalle facili prenotazioni alberghiere. Un po' diffidenti ci avviciniamo timidi timidi al bancone del booking e cominciamo ad informarci. Mettiamo subito le cose in chiaro: prima si visiona la camera e poi si decide se prenderla o meno. Ci furono poche o nulle discussioni, la stanza, e in generale l'hotel, andavano più che bene, tutto pulito, economico (10 euro a notte per camera), provvisto di piscina e personale cordiale.
Una doccia veloce, dopo due giorni ci vuole, e poi partiamo alla scoperta della città.
Nascosta tra le basse colline ai piedi delle montagne della Thailandia settentrionale, Chiang Mai è una città di artigiani, di professori, di studenti universitari, di appassionati di cultura. Qui la vita è più semplice che nel reticolo urbano di Bangkok.
In un solo giorno (purtroppo) condensiamo la visita della città passando continuamente dal sacro (templi) al profano (shopping e massaggi).
Il Wat Phra Singh è il tempio più visitato di Chiang Mai e fu costruito nel 1345. Il Wihan Lai Kham è la principale attrazione del complesso e conserva la statua più venerata della città, il Buddha Phra Singh.
Il Wat Phra Singh. 2010 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati |
All'interno del Wat è presente un'importante scuola di monaci. Quando i ragazzi thailandesi hanno circa 10 anni vengono mandati spesso dai genitori in questa scuola sopratutto per porre rimedio al problema del mantenimento: lo stato infatti si assume tutti i costi relativi all'istruzione, al vitto e all'alloggio degli studenti.
2010 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati |
Ci spostiamo al Wath Phan Tao considerato uno dei tesori meglio custoditi di Chiang Mai. Realizzato interamente con pannelli in teak sagomati e incastrati l'uno nell'altro, è sostenuto da 28 gigantesche colonne anch'esse in teak. All'interno alcune statue del Buddha in legno dorato.
Scatti
fotografici a fiume, lo stupore difronte a cotanto fascino non è
descrivibile. Ma ormai si è fatto pomeriggio tardo e cominciamo ad
accusare una leggera stanchezza, allora complice un improvviso
acquazzone, ci rifugiamo in una piccola spa per un rilassante massaggio
ai piedi. Ci addormentiamo entrambe. E questo ci fa ricordare che in fin
dei conti siamo pur sempre in vacanza.Dopo molte consultazioni
pratiche e teoriche sul possibile tour da acquistare per girare la parte
settentrionale e meno battuta della Thailandia, optiamo per una guida
privata: Tom.
Ceniamo velocemente in un ristorante senza gloria ne
infamia e poi ci dirigiamo diretti al famoso Night Bazar, ansiosi di
spendere e di trattare con i commercianti, a volte anche allo stremo
delle forze. Portiamo a casa zaini, cuscini, pantaloni, notes in carta
di riso, album fotografici tradizionali, braccialetti, magliette e anche
un bel kimono thailandese!
I braccini corti al Night Bazar |
Continua a leggere... Il racconto di viaggio prosegue nel prossimo post!
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