venerdì 6 febbraio 2009

A caccia di rinoceronti nel Matopos Reserve Nationalpark

Quella cazzona di Bianca quasi mi sfonda la porta per svegliarmi, mi devo ricordare di dirle che se la mattina mi sveglio di cattivo umore poi brontolo per tutto il giorno. Comunque non è giornata e poi piove a dirotto. Takalani si accorge che non sono molto felice, ma io gli dico che non ho voglia di parlare di questo. Molto gentilmente si offre di ascoltarmi quando ne avrò voglia.
Partiamo e lungo il tragitto veniamo fermati più volte dalla polizia, che qui, come in molti paesi poveri ed instabili come questo, è molto corrotta.
Nel primo pomeriggio giungiamo alla Matopos Reserve Nationalpark. Situato in una regione intrisa di storia, il Motopos National Park si trova nella parte sud occidentale del paese, a soli 40 km da Bulawayo. Il parco offre un buon connubio tra storia, paesaggio e fauna selvatica. In tutta l'area vi sono numerose grotte con dipinti di antichi boscimani raffiguranti scene di vita quotidiana prima che lo Zimbabwe fosse scoperto. La maggior parte degli animali può essere avvistata nel piccolo Whovi Game Park, che conta una densa popolazione di fauna selvatica. Tra queste ricordo il rinoceronte bianco, giraffe, struzzi, gnu, leopardi, diverse specie di antilopi e, se fortunati, il raro rinoceronte nero.

A pochi passi dai rinoceronti

Mamma e figlio ci ostacolano il passaggio

Pranziamo e poi con un’espertissima guida ci avviamo con la nostra jeep all'interno della riserva. Il primo pezzo lo trascorriamo sul veicolo, poi iniziamo il walking safari. Prima di incamminarci la guida ci spiega esattamente cosa dobbiamo e cosa non dobbiamo fare nel caso incontrassimo animali, soprattutto rinoceronti. Ci dice che è perfettamente inutile mettersi a correre: loro corrono più veloci di noi, circa a 45 km/h e ci raggiungerebbero in 3 o 4 secondi e per noi sarebbe la fine.
Iniziamo a inoltrarci nel bushveld, letteralmente seguiamo le “cacche” fresche dei rinoceronti. La nostra eccellente guida locale riesce a portarci a 10 metri di distanza da loro. Ci avviciniamo lentamente, in silenzio. Quando loro fanno qualche passo verso di noi, noi facciamo qualche passo indietro e loro si fermano. É un'emozione unica, speciale. I rinoceronti bianchi sono più tranquilli di quelli neri e nel 99% di casi non attaccano l’uomo: vuoi che io sia, proprio oggi, proprio qui, il misero 1%? Torniamo  al veicolo e seguono poi altri avvistamenti di rinoceronti. Con quelli che sono abbastanza tranquilli ci avviciniamo anche di 5-6 metri. Qui ho meno paura perché siamo abbastanza vicini alla jeep e potrei scappare in caso di pericolo.
Poi ne incontriamo altri due, una mamma incinta con il suo piccolo a seguito: abbiamo fretta perché fra un po’ il parco chiude ma loro non si vogliono proprio spostare.


Finito il safari ci portano al nostro lodge. É arroccato sulle rocce, è bellissimo. La sala dinner ha una parete interamente occupata da un enorme e unico sasso attorno al quale è stata costruita tutta la struttura. Le camere sono sparse tra gli imponenti massi e anche queste sono veramente belle, in stile africano, pulite. Il tutto a soli 10 dollari!

Continua a leggere... Il racconto di viaggio prosegue nel prossimo post!


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