sabato 9 dicembre 2006

Ubriachi a Madrid

È tardissimo non ce la farò mai a prendere l’aereo.
Giorgio e Romina sono già all’imbarco e mi aspettano con trepidazione. Arrivo tutta trafelata. Lascio di fretta Markus in aeroporto mi fiondo sui miei amici. Arriviamo a Madrid e raggiungiamo il nostro hotel. Giorgio è un uomo di classe e come tale sceglie un bell’hotel, un po’ distante dal centro ma bello e caro.
Arriviamo in camera, una matrimoniale con l’aggiunta del terzo letto. È il momento della scelta dei letti e non  capisco però perché a me debba sempre capitare il peggiore!!!! I due furbetti si accaparrano il matrimoniale e cedono a me il singolo che diventa un vero lerciume dopo aver mangiato, fumato, appoggiato borse e giacche precedentemente strusciate in strada.

Un pomeriggio incontriamo Elena e Giuseppe che si trovano anche loro qua a Madrid. Elena conosce bene la sua città paterna e ci porta in un posto dove si mangia uno “jambon” delizioso e si beve anche ottimo vino "tinto". Il risultato è devastante: sono più o meno le 2 del pomeriggio e siamo già ubriachi!
Io e Romi non contente ci cimentiamo in uno shopping frenetico: lei compra una felpa in ciniglia tutta colorata a strisce con tanto di cappello a gnomo: sembra una di quelle che si mettono i punk a bestia (ndr. infatti non gliel'ho mai vista indossare). Io compro una maglia fucsia! e pure bucata!
Per finire non posso dimenticare di citare l’indimenticabile ora passata allo Starbucks. Eravamo li seduti sul bancone, rivolti verso la vetrina. Quando la gente passava cacciavamo fuori lingua, mani, facevamo smorfie... C’era chi reagiva bene ed era divertito come noi, c’era chi si spaventava, chi ci mandava a quel paese...divertentissimo, soprattutto nelle nostre pietose condizioni.
Ovviamente ci siamo dedicati anche alla cultura, abbiamo visitato ehmm....non ricordo, il Palazzo Reale? potrebbe essere? :)
Di sicuro ricordo che abbiamo mangiato in un ottimo ristorante messicano, dove al solito mi sono riempita fino allo sfinimento! Bellissimo week end natalizio!





lunedì 29 maggio 2006

Ritorno a Dublino

Lasciata la città di Cork ci dirigiamo verso Kilkenny, facendo tappa a Waterford che, a parer mio, non merita nemmeno la sosta. Siamo state incuriosite dalla nostra guida che consigliava caldamente di andare a visitare una famosa cristalleria. In realtà si tratta di un grande negozio dove vecchietti in vacanza amano gironzolare tra un elefante ed un bicchiere di cristallo, che probabilmente acquisteranno giusto per portare a casa qualche souvenir trash.
Quindi deluse, abbiamo continuato per la nostra direzione, ma è stato veramente arduo trovare la sistemazione che avevamo riservato per telefono un paio di ore prima. Fatica ricompensata perchè quel B&B era veramente carino, immerso in un verde Irlanda da accecare gli occhi!

Kilkenny
La città di Kilkenny è famosa per la sua eleganza, unica in tutta l'Irlanda, e per il suo fascino medioevale. Vicoli pedonali lastricati sui quali si affacciano le vetrine di antichi negozi, conducono in ambienti misteriosi e lontani dal tempo. In realtà è però molto semplice trovarsi in bar trendy, boutique alla moda e ristoranti molto eleganti. Una delle attravttive principali della città è il possente Kilkenny Castle che si erge maestoso su un'ansa del River Nore.

30 maggio
Questa giornata l'abbiamo passata tutta e tranquillamente a Kilkenny. Forse anche un po' troppo, visto che "tranquillamente" abbiamo posteggiato l'auto in divieto di sosta, prendendo una multa di 40 euro!
La sera siamo andate in un pub (strano...) dove abbiamo ascoltato tipica musica irlandese. A me non piaceva particolarmente ma il tipo era talmente bravo che ci spiaceva andar via dopo soli 10 minuti. Ci sembrava poco cortese, così ce lo siamo sorbite un bel po'...

2006 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati 
Kilkenny Castle

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31 maggio
Siamo partite la mattina presto da Kilkenny perché entro le ore 13 dovevamo essere a Dublino per riconsegnare l'auto alla Hertz. Lungo la strada proposi di fermarci a visitare l'Irish National Stud per vedere i giardini giapponesi, pensando di trovare molti bonsai (anche se a lei non piacciono i bonsai). Effettivamente anche io ne rimasi un po' delusa perché di bonsai ce n'erano forse 2 o 3 esemplari. Era più che altro un giardino, appunto...proprio come diceva il nome...

dal 31 maggio al 5 giugno
Gli ultimi giorni della nostra vacanza li abbiamo trascorsi a Dublino. Abbiamo soggiornato all'Abbey Court Hostel per la modica cifra di 44 euro per una camera con bagno privato, doccia rotta e letto con materasso a V. Insomma una vera topaia. Ma questa topaia era la meno cara di tutta Dublino.
Cinque giorni a Dublino secondo me sono più che sufficienti visto che dopo il terzo giorno avevamo già visitato tutto quello che c'era di interessante da vedere. Meritano sicuramente la visita la Guinness Store House, la vecchia Old Jameson Distillery, il parco Phoenix che è il più grande d'Europa, il Trinity College (anche se ormai è tutto molto commerciale), un giretto per O'Connor Street e la Cattedrale di St. Patrick.
Dublino è divisa in due parti dal fiume Liffey, la zona più turistica e affollata è sicuramente la zona sud. Qui si trova il Temple Bar (che di notte è ironicamente chiamato Temple "Barf" = vomito), il Trinity College e le vie con i maggiori negozi e pub. Città molto caotica, sporca, cara, ma è sicuramente la capitale più notturna d'Europa. Difficile entrare nei locali "in" se non si ha un abbigliamento adeguato o all'ultima moda. Noi a causa dell'abbigliamento di lei siamo state rimbalzate praticamente dappertutto!
Al 4° giorno abbiamo deciso di farci un po' di "mare" a Dun Laoghaire, fuori Dublino. Certo non aspettatevi di trovare lunghe spiagge e mare cristallino...diciamo che è una piacevole passeggiata raggiungibile in mezzoretta di treno.

2006 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati 
Dublino, O'Connor Street


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sabato 27 maggio 2006

La penisola del Kerry

Ore 9.57: parole di lei "Lasciando il B&B: "Giovanna ha subito sbagliato corsia, causando il caos totale tra gli automobilisti della zona". Il mio pensiero: c'era solo un'auto in giro...la solita esagerata! Lasciato il B&B ci siamo dirette alle Cliffs of Moher, ma come al solito abbiamo preso un tempo pessimo.
Le Cliffs of Moher sono una delle meraviglie dell'Irlanda, s'innalzano fino a raggiungere l'altezza di 214 metri. Sono rocce in arenaria e roccia sedimentaria formatasi milioni di anni fa. Sono ripidissime e scoscese. Nelle giornate limpide il panorama è spettacolare, si vedono le Aran Islands, ma noi siamo state sfortunate. Ci fermiamo giusto il tempo di vederle sommariamente, dato il cattivo tempo non ha senso percorrere i tanti sentieri che costeggiano la scogliera.
Prossima destinazione la contea del Kerry con le sue splendide Skellig Micheal Islands.

Le Cliff of Moher

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28 maggio, Caherciveen
Dopo aver dormito nella casa delle streghe siamo andate a Portmagee, un piccolo paese da dove partono i traghetti per le isole. Il traghetto dal prezzo veramente elevato, ci ha portate alle Skellig Micheal. Per prendere il traghetto è stato un vero parto, bisognava saltare al volo sulla barca con il mare mosso e se cadevi in acqua...beh affar tuo! L'isola comunque è bellissima e probabilmente la visita più meritevole di tutto il viaggio in Irlanda.
Queste isole si trovano nell'Oceano Atlantico a 12 km dalla costa. Noi abbiamo visitato solo St. Micheal Island, dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'Umanità. Sembra davvero l'ultimo posto al mondo in cui qualcuno vorrebbe sbarcare. Eppure un gruppo di monaci in epoca paleocristiana sopravvisse su quest'isola fino al XIII secolo. Gli edifici monastici si raggiungono salendo 575 gradini scolpiti nella roccia. Le celle dove i monaci vivevano misuravano appena 4,5 metri di larghezza questo fa capire che dovevano essere uomini abituati a spazi molto ristretti. Fuori dalle celle si trova anche un piccolo cimitero dove sono stati seppelliti gli stessi monaci.
Su quest'isola abbiamo conosciuto Sara ed Eros e con loro abbiamo proseguito fino a Cork dove abbiamo passato insieme la serata e il giorno seguente. Per colpa di Eros, o per lo meno del suo abbigliamento non adeguato (aveva la tuta), non siamo riuscite ad entrare in nessuno locale per via delle selezioni all'ingresso. Alla fine abbiamo trovato un bel pub dove terminare la serata in compagnia.
A Cork non ci siamo fermate molto tempo. Il giorno seguente abbiamo fatto un rapido giro in centro città raggiungendo la Cattedrale, ma non siamo entrate perchè per me è inammissibile dover pagare 3 euro per entrare in una chiesa!
L'unica cosa che ci appare interessante da visitare è il vecchio carcere di Cork.


Continua a leggere... Il racconto di viaggio prosegue nel prossimo post!


mercoledì 24 maggio 2006

Galway e le Aran Islands

Ore 10.25: partenza da Sligo (città orribile) direzione Galway a 138 km di distanza.
Galway è una delle città più grandi della nazione ed è considerata da molti la capitale culturale. Per noi l'attrattiva principale è la sua vivace vita notturna. Qui si trova ogni genere di pub e discoteca e ovunque scorrono fiumi di Guinness e si ascolta musica tradizionale.
Appena arrivate abbiamo subito cercato l'Ufficio del Turismo, dove molto gentilmente l'impiegata ci ha riservato una bella camera in un B&B sul mare. Una volta sistemate le valigie siamo subito uscite per andare alla scoperta del centro per fare shopping. Ho trovato un maglione bellissimo, caldissimo, di pura lana vergine proveniente dalle Aran Island: me ne sono innamorata e me lo sono comprato anche se il prezzo era un po' eccessivo per le mie tasche.
La sera abbiamo cenato con fish and chips al Fat Freddy e poi seratina tranquilla al pub.


25 maggio
Le Aran Island sono 3 piccole isole (Inishmor, Inishmaan e Inisheer) che emanano un'atmosfera particolare, eccitante. Tranquille e lontano dal mondo moderno sono caratterizzate da paesaggi intensi, formati da piccoli campi separati da un'impressionante rete di muretti di pietra. Noi le abbiamo visitate nel periodo migliore, in primavera, quando non sono prese d'assalto dai turisti.
A Inishmor abbiamo preso un pulmino e fatto un giro abbastanza rapido dell'isola, soffermandoci il tempo necessario alle rovine di Angus' Fort. Vi rimando a Wikipedia per tutta la storia e la cultura di queste strane isolette.

Inishmor
Che terrore guardar giù!

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26 maggio
È stato un giorno un po' sprecato, inconsapevoli del fatto che quello che avremmo fatto domani potevamo farlo tranquillamente anche oggi. Siamo andate in giro per il Burren, visitando il Dolmen e le Ailwee Caves ma non abbiamo trovato ne in uno ne nell'altro luogo niente di spettacolare. Il Dolmen in particolare mi ha delusa perchè pensavo di trovarmi difronte ad un gigantesco sito misterioso stile Stonehenge e invece mi sono trovata davanti ad una pietruzza :)
Il Dolmen infatti è un tipo di tomba megalitica preistorica a camera singola e, insieme al sito di Stonehenge appunto, costituisce il più noto tra i monumenti megalitici. 
La giornata si ricorda solo (ore 18.11) per la quasi rissa di lei con un'automobilista che poi l'ha mandata a quel paese dicendole: "You shouldn't be driving!".

Il Dolmen


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lunedì 22 maggio 2006

Da Dublino all'Irlanda del Nord

Ore 11.00: per trovare la Hertz abbiamo chiesto indicazioni a due poliziotti. Volevano mandarci nella direzione opposta. Per fortuna siamo due testarde e non gli abbiamo dato retta. Abbiamo preso un taxi.
Ore 14.00: partiamo da Dublino e dopo aver girato intorno ad una stessa rotonda un paio di volte ce l'abbiamo fatta a imboccare la M50 North direzione Belfast, circa 154 km di distanza. Lungo il tragitto tra Loome e Ballymena ci fermiamo a scattare foto ad un cimitero. Lo stile irlandese è da brividi. Mentre lei fotografa io provo a spostare l'auto. Ho cercato di cambiare marcia con la mano destra, sono partita in terza e al posto di frenare dolcemente ho stincato... devo abituarmi alla guida sulla destra.
Ore 20.45: arriviamo a Portrush in Irlanda del Nord. Dopo aver proseguito tutto il giorno a zig zag perchè lei continuava a sbagliare strada, siamo arrivate in questo piccolo paesino e abbiamo trovato una Guest House molto carina a 70 sterline a notte. É un po' cara ma siamo stanche e accettiamo volentieri. Il luogo è piacevole, si trova proprio sulla costa e a 5 minuti d'auto dalle Giant's Causeway che visiteremo domani.
Ore 23.17: dopo una misera Guinness, tornando in hotel, lei cerca di aprire la 204 che NON è la nostra camera!!! Se quelli non si sono svegliati per il rumore della chiave che cercava di entrare insistentemente nella serratura sicuramente si saranno svegliati per le nostre grasse risate!

Tipico cimitero celtico

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23 maggio
Qui in Irlanda del Nord inizia il nostro effettivo tour. Prima tappa al misterioso Dunluce Castle ad una decina di chilometri da Portrush. Dopo il castello abbiamo visitato le Giant's Causeway, una vasta distesa di colonne di pietra di basalto esagonali, fitte e irregolari. Si tratta di uno dei luoghi più suggestivi di tutta l'Irlanda ed è considerato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Purtroppo il tempo non è a nostro favore, pioviggina ed il vento è molto forte. Quando arriviamo al Carrick-a-Rede abbiamo però la fortuna che il cielo si apre e le nuvole scompaiono. Bisogna infatti sapere che se c'è troppo vento il ponte viene chiuso per ovvi motivi di sicurezza. Sul ponte però io me la facevo sotto perchè quando passavo c'era quel tanto di vento che bastava per far oscillare in modo evidente questo ponticello fatto di corde.
Alla fine della mattinata, dopo aver visitato i principali punti di interesse, partiamo in direzione Galaway. La distanza che ci separa dalla meta finale però è molto lunga quindi ci fermiamo in serata a Sligo per riposare. Sligo è davvero una cittadina con poco da offrire e poco da vedere. Non la consiglio.

Alle Giant's Causeway
Il Carrick-a-Rede, ponte in corda sospeso centinaia di metri




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