Il pullman per Granada parte dal terminal dei bus difronte alla stazione ferroviaria a metà mattina. Abbiamo tutto il tempo di fermarci a fare colazione con dei fantastici churros (frittelle da inzuppare nella cioccolata calda). In poco meno di 2 ore siamo a Granada, usciamo dalla stazione e prendiamo un bus per il centro città e fortuna vuole che scendiamo proprio di fronte al nostro "hotel". Le virgolette sono d'obbligo vista la sistemazione che ci hanno dato: camera piccola, pulizia al minimo indispensabile, ventilatore più che rumorosissimo, con vista camera di fronte a....vabbè devo continuare? La cosa più spettacolare comunque era lo specchio deformante, almeno ci siamo fatti quattro risate. L'hotel Montecarlo si trova in pieno centro, prezzo 30 euro per camera a notte.
Lo specchio deformante |
Passeggiamo su e giù per l'arteria principale della città, seguiamo indicazioni della Lonely per andare a spizzicare delle fantastiche tapas in un posto affollatissimo anche dalla gente del posto dove tutti urlano e anche tu devi urlare e sgomitare per farti servire....ebbene sia!!! Seba però non rimane molto contento del suo lunch...io si e anche tanto! Fantastiche le tapas e il prosciutto crudo, da provare sicuramente.
Granada è il capoluogo dell'Andalusia e a parte l'Alhambra non c'è nient'altro di spettacolare da visitare. Certo è carina ma non merita più di 1-2 giorni di sosta.
Capitolo a parte per l'Alahmbra appunto che da sola vale il viaggio.
Etimologicamente, Alhambra in arabo è "al-Hamrā'" (la Rossa, الحمراء), dal momento che il suo nome intero era Qalˁat al-hamrā' (Fortezza rossa).
Secondo talune versioni il nome veniva dal colore rosato delle mura che circondavano l'Alhambra. É una vera città murata che occupa la maggior parte del colle della Sabika. Lo stile granadino nell'Alhambra rappresenta il punto supremo raggiunto dall'arte andalusa.
Il Comitato del patrimonio mondiale dell'UNESCO ha dichiarato l'Alhambra e il Generalife di Granada Patrimonio Culturale dell'Umanità. Non mi dilungo a raccontare tutta la storia dell'Alhambra perchè la si può leggere in qualsiasi guida o fonte da internet.
Per visitarla ho dovuto prenotare i biglietti 3 mesi (è il massimo) prima via internet direttamente dal sito www.alhambratickets.com dove ho dovuto scegliere la fascia oraria alla quale presentarci al Palacios Nazarios. Arriviamo li in orario accettabile, verso le 9, e c'è già una gran fila per prendere biglietti. Assisto ad una scena di una signora italiana che esprimeva il suo malcontento in uno spagnolo misto inglese mal parlato perché secondo lei era inconcepibile che era arrivata alle 8 e i biglietti erano già tutti finiti!!! Risposta del tipo (sarei volentieri intervenuta per metterla a tacere) che ovviamente le spiega che siamo in pieno agosto e c'è gente che fa la fila dalle 4 di mattina e che la maggior parte di gente prenota il biglietto già mesi prima....cosa cavolo pretende questa?!?!!? Comunque alla fine me ne frego e mi dirigo bella e felice a riscuotere il mio biglietto direttamente allo sportello automatico: basta inserire la carta di credito con cui hai comprato i biglietti et voilà ticket in mano in 5 minuti. Entriamo che sono le 9.30, usciamo alle 14.30 accaldati e stanchi, ma soddisfatti. Peccato solo che la cosa più bella da vedere nel Palacios Nazarios, cioè la fontana con i leoni, era in via di restaurazione... :(
Alhambra, il Palacios Nazarios 2011 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati |
Alhambra, il Palacios Nazarios 2011 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati |
Alhambra, il Palacios Nazarios (lavori in corso alla fontana dei leoni) 2011 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati |
Alhambra 2011 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati |
Alhambra, Generalife i giardini 2011 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati |
Continua a leggere... Il racconto di viaggio prosegue nel prossimo post!
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