domenica 29 aprile 2012

Puno, la capitale del folklore peruviano

Oggi percorriamo circa 330 km per arrivare a Puno. Lungo il tragitto sono previste 4 soste in alcuni punti di interesse per spezzare le 10 ore di viaggio. Io purtroppo di questi 4 siti non ne vedo nemmeno uno perché sto male. A dire la verità già durante la notte accuso i primi sintomi, ma è sul bus che inizia il mio incubo. Vomito almeno 3-4 volte, anche sul bus :( Il mio unico desiderio sarebbe quello di interrompere qui il viaggio e fermarmi in hotel a dormire ma nelle tappe previste, e lungo tutto il percorso andino, non ci sono alloggi. Devo per forza resistere e tener duro fino a Puno. Solamente grazie a Seba e alle sue meticolose cure vado avanti. Tra tachipirina (avevo la febbre molto alta), imodium, sali minerali e alcool medicale, gentilmente offerto dall’autista e dalla hostess ai quali evidentemente ho fatto una gran pietà, riesco a rimettermi in piedi. Purtroppo però con questo contrattempo ho fatto perdere a Seba i 25 soles che aveva pagato in più per vedere i siti lungo il tragitto (purtroppo non avendoli visti non posso ricordarne nemmeno il nome, ma qualsiasi agenzia a Cusco o Puno vi saprà dare informazioni). Ovviamente salto anche il pranzo e con disgusto guardo quelli che invece si strafogano come cavallette. Dormo per quasi tutto il viaggio, Seba si prende cura di me, mi bagna la fronte, gli occhi, le guance, il collo con il suo fazzoletto inumidito, nel tentativo di farmi scendere la febbre.

-->
Arriviamo finalmente alla stazione degli autobus di Puno verso le 17. Subito veniamo avvicinati da una signora che ci propone un hotel in centro città per 50 soles = euro 15.50. Decidiamo di andare a vederlo e con un taxi (3 soles = 0,95 euro) arriviamo alla Maison d’Lago (è scritto proprio così, non è un mio errore) classificata come 3 stelle ma in realtà ne meriterebbe giusto 2. Con altri 10 soles = 3,10 euro prendiamo anche la stufa, perchè qui a Puno, come del resto in quasi tutto il Perù, sono rari e costosi gli hotel che dispongono di riscaldamento.
Mi metto subito a letto e dopo un giorno ed una notte passata a riempirmi di medicinali, finalmente il mattino seguente sono già in piedi.

2012 © Sebastiano Puccio. Tutti i diritti riservati.
Sosta lungo la strada tra Cuzco e Puno



2012 © Sebastiano Puccio. Tutti i diritti riservati.
Mercanti andini
Vuoi vedere tutte le foto del viaggio in Perù? Allora CLICCA QUI
 
29 aprile 2012
Puno è una città moderna che costituisce il punto d’incontro dei commerci tra Perù, Bolivia e  le due coste del Sud America, per cui presenta un carattere estremamente commerciale. Nonostante ciò, conserva ancora tracce della sua storia coloniale, come alcuni edifici antichi e le strette calles congestionate da una miriade di automobili, autocarri, mototaxi, mentre i pedoni sono costretti a stringersi sui microscopici marciapiedi. La città si gira facilmente a piedi perché tutto si trova a distanza ravvicinata. Puno è anche la capitale del folklore peruviano, se volete assistere a tipiche celebrazioni siete nella città giusta. Spesso le feste di Puno sono trasmesse in diretta nazionale.

Quando usciamo la mattina, ho ancora dei giramenti di testa, forse sarà anche l’altitudine dato che siamo a 4000 metri s.l.m.
Ci dirigiamo in Plaza de Armas e capitiamo proprio nel giorno in cui c’è il presidente peruviano per assistere ad una qualche celebrazione. C’è moltissima gente, infinite le bande che popolano le strade in attesa di sfilare davanti al presidente. Quando torniamo in camera e accendiamo la tv la cerimonia è in diretta nazionale, quindi deve essere qualcosa di particolarmente importante.
Cerchiamo un posto dove pranzare e finiamo al Colors, ristorante consigliato dalla guida. Con 64 soles = 19,70 euro, prendiamo 2 trote e 2 coca cola. Tutto buono, un po' più caro rispetto agli standard peruviani ma andateci pure anche se non è meritevole di alcuna nota in particolare.
Nel pomeriggio passeggiamo fino al porto, è domenica e brulica di famiglie felici che navigano sul lago con i pedalò tipici della zona. Se vi interessa questo tipo di gita sappiate che costa solo 2 soles = 0,60 euro affittare il mezzo per un’ora.
Il lungo lago è carino, un lungo pontile divide il lago aperto
dalla zona stagna, dove l’acqua è verde, verde fogna. Attraversiamo un luna park praticamente deserto e con calma ritorniamo in centro. Assistiamo anche ad una gara automobilistica nel bel mezzo della strada, tutto ovviamente illegale, abusivo, stile gare-scommesse; ma qui è talmente consuetudine che tra il pubblico si può annoverare anche la polizia!
In un supermercato vicino a Parco Pino compriamo la cena per stasera: pane e tonno. Vogliamo stare ancora leggeri, ed io non mi fido molto a mangiare nei ristoranti, almeno per il momento. Rinviamo di un giorno anche il tour di 2 giorni alle isole del lago Titicaca. Non essendo ancora in forma al 100%, Seba non si fida a portarmi in un luogo sperduto: almeno qui in città all’occorrenza c’è il centro medico. Quindi andiamo all’agenzia Edgar Adventures e prenotiamo solo la visita alle rovine di Sillustani per l’indomani (35 soles = 10,80 euro). Per vostra info il taxi ne chiede minimo 60 con tempo di attesa per visitare le rovine. Quindi se siete almeno in 2 il taxi è più conveniente, considerate però non avrete la guida a disposizione e sul posto non ne abbiamo viste.
Puno si anima solo verso le 5 di sera, quando le strade pullulano di locali e turisti.

2012 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati.
Puno, la zona pedonale
2012 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati.
La Cattedrale in Plaza de Armas a Puno
Vuoi vedere tutte le foto del viaggio in Perù? Allora CLICCA QUI

30 aprile 2012
Passeggiamo tutta la mattina per le vie di Puno, raggiungiamo il supermercato dove compriamo la colazione (che non è compresa nel prezzo della camera) e il pranzo. La prima consiste in brioches al cioccolato e pezzetti di ananas e la consumiamo comodamente seduti su una panchina del Parco Pino ad osservare la gente, il secondo da un panino al prosciutto crudo (terribile, puzzava!!!) che mangiamo furtivamente in camera. Ci riposiamo un momento  in attesa che ci vengano a prendere per portarci alle rovine di Sillustani.
Le torri funerarie di questo sito punteggiano la collina della penisola del lago Umayo. Alcune di queste torri raggiungono perfino i 12 metri di altezza. Al loro interno venivano custodite oltr alle spoglie di intere famiglie nobili appartenenti alla popolazione dei colla, anche grandi quantità di cibo e oggetti personali destinati ad accompagnare i defunti durante il viaggio nell’aldilà. L’unica apertura delle torri era un piccolo foro largo il minimo indispensabile per consentire ad una persona di entrare. Oggi, anche se all’interno non è rimasto nulla, le torri sono molto ben conservate.
Se come noi optate per l’escursione organizzata, al vostro rientro l’autista vi chiederà se volete fermarvi a visitare una tipica famiglia della zona, ovviamente pagando una profumata “propina”. Noi e pochi altri abbiamo scelto di saltare questa farsa.
Quando rientriamo in città torniamo nella stessa agenzia per prenotare il tour per i prossimi 2 giorni: Isole Uros, Amantani e Taquile per 95 soles = 30 euro ca. a testa. Vi raccomandiamo questa agenzia, la Edgar Adventures, proprio nella zona pedonale di Puno, perché è una delle poche in città che opera senza sfruttare le popolazioni locali. Infatti per ogni persona l’agenzia pagherà alla famiglia che ospiterà il turista ben 30 soles di quei 95 pagati.
Ceniamo alla Pizzeria Trattoria Fogon nel centro pedonale, dove, per non rischiare ulteriori malanni, optiamo per una semplice pizza per 45,5 soles = 14 euro (con bibita ovviamente). Ahahahahah pizza!!!! Che parola grossa, quando si usa il formaggio al posto della mozzarella e i pomodori interi al posto della passata… 

2012 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati.
2012 © Giovanna Puccia. Tutti i diritti riservati.
Sillustani, la torre funeraria.

Vuoi vedere tutte le foto del viaggio in Perù? Allora CLICCA QUI

 Continua a leggere...il racconto di viaggio prosegue nel prossimo post!!



Nessun commento:

Posta un commento