sabato 5 maggio 2012

Trekking al Canyon del Colca

La sveglia suona alle 3 del mattino. Dopo mezz’ora siamo già sul minibus che, insieme ad una ventina di altri turisti, ci porterà al Canyon del Colca. La prima tappa è a Chivay dove ci fermiamo per colazione per poi proseguire al Cruz del Condor. Qui è pieno di turisti col naso all’insù nella speranza di avvistare qualche condor. Siamo fortunati ne vediamo 5, tutti insieme volteggiare nel cielo.
Pochi chilometri oltre ha inizio il nostro trekking. Non siamo ben attrezzati e ben presto ne pago le conseguenze: zaino troppo pesante che mi duole le spalle, scarponcini non proprio di qualità che mi fanno venire le prime vesciche. Oggi percorriamo 8 km quasi tutti in discesa: molto faticoso. Arriviamo al primo camp site, il Colca Garden, intorno alle 14. Pranziamo e poi ci rilassiamo per il resto del pomeriggio. Il nostro alloggio per stanotte sarà una capanna con tetto in paglia e una finestra senza vetri: immagino che si morirà di freddo. Per il resto è pace eterna, tranquillità assoluta, si sente solo il fiume Colca che scorre e qualche gallo che canta in ritardo.
Ceniamo alle 18.30 a lume di candela perché qui non c’è elettricità e già verso le 20 siamo a letto. In realtà non fa molto freddo ed inoltre le coperte sono talmente pesanti che combattono contro ogni bassa temperatura. 

La Cruz del Condor e un condor in volo
Il primo alloggio e uno scorcio del percorso

Vuoi vedere tutte le altre foto del Canon del Colca? Allora clicca qui!

6 maggio 2012
La sveglia è alle 7.30 ma io sono già vigile da un paio di ore a causa del mio mal di stomaco. Con calma verso le 9 riprendiamo il nostro cammino, senza dimenticarci di salutare mama Josefina. Oggi percorriamo 6 km quasi tutti in pianura ad eccezione di una faticosa salita di 35 minuti e una faticosa discesa di più di 1 ora. Ci fermiamo al villaggio di Malata, dove visitiamo il piccolo museo. Una volta completata la visita, ci riposiamo a bere qualcosa al tavolo con il proprietario di nome Modesto (ma sicuramente non di fatto ) che ci chiede una mancia per la visita. Quando Emily e Micheal gli lasciano 2 soles, lui li rifiuta sgarbatamente dicendo loro che 1 soles a persona non è sufficiente per la visita del museo. I ragazzi rimangono visibilmente delusi, io mi arrabbio e alla fine nessuno gli lascia qualcosa: ben gli sta!
Con un’altra ora di cammino arriviamo al lodge dove dormiremo questa notte. Hanno davvero investito tutto nella piscina in giardino dato il degrado delle capanne che sono veramente in pessime condizioni e piene di polvere, i bagni senza sciacquone e poco puliti…
Pranziamo alle 15.30, un po’ tardi ma prima ci rilassiamo nella piscinetta. Dopo pranzo i ragazzi si imbattono in una partita a calcio contro altri turisti e peruviani. La squadra di Sebastiano, Benedict e Serjo vince 4 match e 1 birra a testa che consumiamo tutti insieme prima di cena. Ci dedichiamo anche a qualche salsa e bachata. Serjo vorrebbe ballare con me un reggeton o una bachata ma Sebastiano non mi concede a lui. Ceniamo con dei pessimi spaghetti inzuppati in una specie di salsa al pomodoro. Dopo cena subito a letto, domani sveglia alle 4.45. Sarà una mattinata terribile, almeno per me!

Un tratto del trekking del secondo giorno
La piccola piscina del lodge dove abbiamo soggiornato il secondo giorno



7 maggio 2012
Alle 5.15 iniziamo la salita di 4 km. Normalmente la si percorre in 3 ore, noi ce ne mettiamo 3 e 45 minuti, Benedict e Sara poco meno di 3.30, Micheal ed Emily 2.45! Per fortuna durante la maggior parte del percorso non c’è il sole, siamo partiti che era ancora buio e quindi siamo in ombra. È stato faticosissimo ma ce l’abbiamo fatta senza prendere il mulo (60 soles = 18 euro ca.) come hanno fatto tanti altri.
Una volta raggiunto il picco camminiamo a piedi fino al villaggio di Cabanaconde, dove facciamo colazione. Dopodiché partiamo per il ritorno fermandoci in vari punti di medio interesse: il villaggio di Maca dove c’è una bella chiesa, il Mirador de los Andes, il punto più alto di tutto il tour 4910 m, vari punti panoramici per scattare foto e Chivay dove pranziamo in un ristorante turistico (Urynomay o qualcosa del genere) per 25 soles + bibite a parte.
Alle 18 siamo di ritorno ad Arequipa, salutiamo i ragazzi, lasciamo una lauta mancia a Serjo (20 soles a persona), ritorniamo al nostro hotel dove abbiamo lasciato le valige. Contrattiamo il prezzo per l’affitto di una camera per un paio d’ore, giusto il tempo di farci una doccia. La ricezionista vuole 30 soles, io ne propongo 25 (= 7,5 euro ca.) e lei accetta. Dopo la doccia con un taxi (7 soles = 2 euro ca.) raggiungiamo il Terrapuerto, dove ha sede la compagnia Cruz del Sur, che in circa 10 ore di viaggio ci porterà a Nazca, ma questa è un’altra lunga storia….

La chiesa di Maca
Paesaggio a 4910 m


Vuoi vedere tutte le altre foto del Canon del Colca? Allora clicca qui!

 Continua a leggere...il racconto di viaggio prosegue nel prossimo post!!

Nessun commento:

Posta un commento